1651
il TRATTATO DI PITTURA di LEONARDO DA VINCI
https://www.amazon.it/dp/B0BS8KJLKN
Nelle mie ricerche sul rinascimento, Leonardo da Vinci e il lavoro di filologia macchinale per ricostruire le macchine e l’arte rinascimentale ho dovuto, per piacere e per dovere, cercare , acquistare e studiare numerosi volumi e libri. Molti incunaboli, cinquecentine e trattati scientifici sono però quasi introvabili o costosi da comprare. Ho deciso, quindi di fotografare i miei libri originali, studiarli, restaurarli digitalmente e re-impaginarli per metterli a disposizione in nuove edizioni fac-simile, ristampe anastatiche e libri di studio e di divulgazione scientifica.
Questo è uno di quelli.
Buona lettura.
Mario Taddei
Il Trattato della Pittura di Leonardo da Vinci è un libro straordinario che non dovrebbe mancare nella biblioteca di chiunque sia appassionato d’arte. Questa edizione è stata riproposta con correzioni, aggiunte e numerosi disegni a colori che rendono il testo ancora più affascinante. Il trattato raccoglie tutti gli appunti e le idee di Leonardo sul mestiere del pittore, e i 365 capitoli offrono una finestra sulla mente geniale del maestro.
È un vero e proprio tesoro di conoscenze e tecniche ancora valide oggi, e le informazioni e le curiosità in esso contenute saranno utili anche a chi realizza opere d’arte digitali. Il Trattato della Pittura è un libro che ti farà scoprire i segreti e le tecniche che sono alla base dell’arte della pittura, e che ti aiuterà a comprendere meglio l’arte e la creatività di Leonardo da Vinci.
Se sei un appassionato d’arte, un artista o semplicemente curioso di sapere di più sulla pittura, non esitare ad acquistare questo libro. Sarà un’aggiunta preziosa alla tua biblioteca e una fonte inesauribile di ispirazione per anni a venire.
1651 TRATTATO DELLA PITTURA DI LEONARDO DA VINCI editio princeps – prima edizione
Ristampa anastatica adattata, modificata, corretta digitalmente e re-impaginata
Mario Taddei
ISBN-13 : 979-8373637985 -13 gennaio 2023
https://www.amazon.it/dp/B0BS8ZHMH6
Copertina rigida LUSSO:
https://www.amazon.it/dp/B0BS8KJLKN
Ristampa anastatica adattata, modificata, corretta digitalmente
e re-impaginata, con correzioni e aggiunta dei numeri di capitolo in numeri arabi.
66 Illustrazioni in 144 pagine di grane formato.
Il famoso trattato di pittura di Leonardo da Vinci, composto da Melzi dopo la morte del maestro, raccoglie tutti gli appunti e le idee di Leonardo sul mestiere del pittore.
365 Capitoli, con illustrazioni, raccolgono i segreti, le idee e le tecniche di Leonardo che sono alla base dell’arte della pittura.
E’ un testo ricco diconoscenze e tecniche, valide anche oggi, informazioni e curiosità utili anche a chi realizza moderne opere d’arte digitali.
Fotografie Copyright Mario Taddei 2023.
Volume della biblioteca privata Taddei.
eidizione: Leonardo Da Vinci ACADEMY
In Vendita su AMAZON
Edizione Normale qui:
https://www.amazon.it/dp/B0BS8ZHMH6
1651 TREATISE ON PAINTING BY LEONARDO DA VINCI
Again brought to light. with the life of the author.
editio princeps – first edition
Anastatic reprint adapted, modified, digitally corrected
and re-formatted, with corrections and addition of chapter numbers in Arabic numerals.
66 illustrations in 144 pages of large format.
The famous treatise on painting by Leonardo da Vinci, composed by Melzi after the master’s death, collects all of Leonardo’s notes and ideas on the painter’s craft.
365 chapters, with illustrations, collect Leonardo’s secrets, ideas and techniques which are the basis of the art of painting.
It is a text full of knowledge and techniques, still valid today, information and curiosities also useful for those who create modern digital works of art.
Photographs Copyright Mario Taddei 2023. Volume from the Taddei private library.
edition: Leonardo Da Vinci ACADEMY
1651 TRAITÉ DE LA PEINTURE LÉONARD DE VINCI – Réimpression anastatique adaptée
Anastatic reprint modified, digitally corrected and re-formatted. Mario Taddei
ISBN-13 : 979-8373440660 – 12 gennaio 2023
https://www.amazon.it/dp/B0BRZ7H65V
Copertina rigida LUSSO:
https://www.amazon.it/dp/B0BSBJBSFQ
In Vendita su AMAZON
Edizione Normale qui:
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Le Traité de la Peinture de Léonard de Vinci est un livre exceptionnel qui ne devrait pas manquer dans la bibliothèque de tout amateur d’art. Cette édition a été reproposée avec des corrections, des ajouts et de nombreux dessins en couleurs qui rendent le livre encore plus captivant. Le traité rassemble toutes les notes et les idées de Léonard sur le métier de peintre, et les 365 chapitres offrent une fenêtre sur l’esprit génial du maître.
C’est un véritable trésor de connaissances et de techniques encore valides aujourd’hui, et les informations et les curiosités qu’il contient seront également utiles à ceux qui réalisent des œuvres d’art numériques. Le Traité de la Peinture est un livre qui vous fera découvrir les secrets et les techniques qui sont à la base de l’art de la peinture, et qui vous aidera à mieux comprendre l’art et la créativité de Léonard de Vinci.
Si vous êtes un amateur d’art, un artiste ou simplement curieux de savoir plus sur la peinture, n’hésitez pas à acheter ce livre. Il sera une addition précieuse à votre bibliothèque et une source inépuisable d’inspiration pour les années à venir.
ENG
1651 TREATISE ON PAINTING BY LEONARDO DA VINCI
Again brought to light. with the life of the author.
editio princeps – first edition
Anastatic reprint adapted, modified, digitally corrected
and re-formatted, with corrections and addition of chapter numbers in Arabic numerals.
66 illustrations in 144 pages of large format.
The famous treatise on painting by Leonardo da Vinci, composed by Melzi after the master’s death, collects all of Leonardo’s notes and ideas on the painter’s craft.
365 chapters, with illustrations, collect Leonardo’s secrets, ideas and techniques which are the basis of the art of painting.
It is a text full of knowledge and techniques, still valid today, information and curiosities also useful for those who create modern digital works of art.
Photographs Copyright Mario Taddei 2023. Volume from the Taddei private library.
edition: Leonardo Da Vinci ACADEMY
Italian BOOK:
1651 TRATTATO DELLA PITTURA DI LEONARDO DA VINCI editio princeps – prima edizione
Ristampa anastatica adattata, modificata, corretta digitalmente e re-impaginata – Mario Taddei
ISBN-13 : 979-8373637985 -13 gennaio 2023
https://www.amazon.it/dp/B0BS8ZHMH6
Copertina rigida LUSSO:
https://www.amazon.it/dp/B0BS8KJLKN
French BOOK:
1651 TRAITÉ DE LA PEINTURE LÉONARD DE VINCI – Réimpression anastatique adaptée
Anastatic reprint modified, digitally corrected and re-formatted. Mario Taddei
ISBN-13 : 979-8373440660 – 12 gennaio 2023
https://www.amazon.it/dp/B0BRZ7H65V
Copertina rigida LUSSO:
https://www.amazon.it/dp/B0BSBJBSFQ
Leonardo da Vinci’s Treatise on Painting is an extraordinary book that should not be missing in the library of anyone who is passionate about art. This edition has been reissued with corrections, additions and numerous color drawings that make the text even more fascinating. The treatise collects all of Leonardo’s notes and ideas on the painter’s craft, and the 365 chapters offer a window into the brilliant mind of the master.
It is a veritable treasure trove of knowledge and techniques still valid today, and the information and curiosities it contains will also be useful to those who create digital works of art. The Treatise on Painting is a book that will let you discover the secrets and techniques that underlie the art of painting, and that will help you better understand the art and creativity of Leonardo da Vinci.
If you are an art lover, an artist or just curious to know more about painting, don’t hesitate to buy this book. It will be a valuable addition to your library and an inexhaustible source of inspiration for years to come.
Trattato della Pittura
di
Leonardo da Vinci
(condotto sul Cod. Vaticano Urbinate 1270)
Parte prima
1. Se la pittura è scienza o no
Scienza è detto quel discorso mentale il quale ha origine da’ suoi ultimi principî, de’ quali in natura null’altra cosa si può trovare che sia parte di essa scienza, come nella quantità continua, cioè la scienza di geometria, la quale, cominciando dalla superficie de’ corpi, si trova avere origine nella linea, termine di essa superficie; ed in questo non restiamo satisfatti, perché noi conosciamo la linea aver termine nel punto, ed il punto esser quello del quale null’altra cosa può esser minore. Adunque il punto è il primo principio della geometria; e niuna altra cosa può essere né in natura, né in mente umana, che possa dare principio al punto. Perché se tu dirai nel contatto fatto sopra una superficie da un’ultima acuità della punta dello stile, quello essere creazione del punto, questo non è vero; ma diremo questo tale contatto essere una superficie che circonda il suo mezzo, ed in esso mezzo è la residenza del punto, e tal punto non è della materia di essa superficie, né lui, né tutti i punti dell’universo sono in potenza ancorché sieno uniti, né, dato che si potessero unire, comporrebbero parte alcuna d’una superficie. E dato che tu t’immaginassi un tutto essere composto da mille punti, qui dividendo alcuna parte da essa quantità di mille, si può dire molto bene che tal parte sia eguale al suo tutto. E questo si prova con lo zero ovver nulla, cioè la decima figura dell’aritmetica, per la quale si figura un O per esso nullo; il quale, posto dopo la unità, le farà dire dieci, e se ne porrai due dopo tale unità, dirà cento, e cosí infinitamente crescerà sempre dieci volte il numero dov’esso si aggiunge; e lui in sé non vale altro che nulla, e tutti i nulli dell’universo sono eguali ad un sol nulla in quanto alla loro sostanza e valore. Nessuna umana investigazione si può dimandare vera scienza, se essa non passa per le matematiche dimostrazioni; e se tu dirai che le scienze, che principiano e finiscono nella mente, abbiano verità, questo non si concede, ma si nega per molte ragioni; e prima, che in tali discorsi mentali non accade esperienza, senza la quale nulla dà di sé certezza.
2. Esempio e differenza tra pittura e poesia
Tal proporzione è dalla immaginazione all’effetto, qual è dall’ombra al corpo ombroso, e la medesima proporzione è dalla poesia alla pittura, perché la poesia pone le sue cose nella immaginazione di lettere, e la pittura le dà realmente fuori dell’occhio, dal quale occhio riceve le similitudini, non altrimenti che s’elle fossero naturali, e la poesia le dà senza essa similitudine, e non passano all’impressiva per la via della virtú visiva come la pittura.
3. Quale scienza è piú utile, ed in che consiste la sua utilità
Quella scienza è piú utile della quale il frutto è piú comunicabile, e cosí per contrario è meno utile quella ch’è meno comunicabile. La pittura ha il suo fine comunicabile a tutte le generazioni dell’universo, perché il suo fine è subietto della virtú visiva, e non passa per l’orecchio al senso comune col medesimo modo che vi passa per il vedere. Adunque questa non ha bisogno d’interpreti di diverse lingue, come hanno le lettere, e subito ha satisfatto all’umana specie, non altrimenti che si facciano le cose prodotte dalla natura. E non che alla specie umana, ma agli altri animali, come si è manifestato in una pittura imitata da un padre di famiglia, alla quale facean carezze i piccioli figliuoli, che ancora erano nelle fasce, e similmente il cane e la gatta della medesima casa, ch’era cosa maravigliosa a considerare tale spettacolo.
La pittura rappresenta al senso con piú verità e certezza le opere di natura, che non fanno le parole o le lettere, ma le lettere rappresentano con piú verità le parole al senso, che non fa la pittura. Ma dicemmo essere piú mirabile quella scienza che rappresenta le opere di natura, che quella che rappresenta le opere dell’operatore, cioè le opere degli uomini, che sono le parole, com’è la poesia, e simili, che passano per la umana lingua.
4. Delle scienze imitabili, e come la pittura è inimitabile, però è scienza
Le scienze che sono imitabili sono in tal modo, che con quelle il discepolo si fa eguale all’autore, e similmente fa il suo frutto; queste sono utili all’imitatore, ma non sono di tanta eccellenza, quanto sono quelle che non si possono lasciare per eredità, come le altre sostanze. Infra le quali la pittura è la prima; questa non s’insegna a chi natura nol concede, come fan le matematiche, delle quali tanto ne piglia il discepolo, quanto il maestro gliene legge. Questa non si copia, come si fa le lettere, che tanto vale la copia quanto l’origine. Questa non s’impronta, come si fa la scultura, della quale tal è la impressa qual è l’origine in quanto alla virtú dell’opera. Questa non fa infiniti figliuoli come fa i libri stampati; questa sola si resta nobile, questa sola onora il suo autore, e resta preziosa e unica, e non partorisce mai figliuoli eguali a sé. E tal singolarità la fa piú eccellente che quelle che per tutto sono pubblicate. Ora, non vediamo noi i grandissimi re dell’Oriente andare velati e coperti, credendo diminuire la fama loro col pubblicare e divulgare le loro presenze? Or, non si vede le pitture rappresentatrici le immagini delle divine deità essere al continuo tenute coperte con copriture di grandissimi prezzi? E quando si scoprono, prima si fanno grandi solennità ecclesiastiche di varî canti con diversi suoni. E nello scoprire, la gran moltitudine de’ popoli che quivi concorrono, immediate si gittano a terra, quelle adorando e pregando per cui tale pittura è figurata, dell’acquisto della perduta sanità e della eterna salute, non altrimenti che se tale idea fosse lí presente ed in vita. Questo non accade in nessuna altra scienza od altra umana opera, e se tu dirai questa non esser virtú del pittore, ma propria virtú della cosa imitata, si risponderà che in questo caso la mente degli uomini può satisfare standosi nel letto, e non andare, ne’ luoghi faticosi e pericolosi, ne’ pellegrinaggi, come al continuo far si vede. Ma se pure tali pellegrinaggi al continuo sono in essere, chi li muove senza necessità? Certo tu confesserai essere tale simulacro, il quale far non può tutte le scritture che figurar potessero in effigie e in virtú tale idea. Adunque pare ch’essa idea ami tal pittura, ed ami chi l’ama e riverisce, e si diletti di essere adorata piú in quella che in altra figura di lei imitata, e per quella faccia grazie e doni di salute, secondo il credere di quelli che in tal luogo concorrono.
5. Come la pittura abbraccia tutte le superficie de’ corpi, ed in quelli si estende
La pittura sol si estende nella superficie de’ corpi, e la sua prospettiva si estende nell’accrescimento e decrescimento de’ corpi e de’ lor colori; perché la cosa che si rimuove dall’occhio perde tanto di grandezza e di colore quanto ne acquista di remozione. Adunque la pittura è filosofia, perché la filosofia tratta del moto aumentativo e diminutivo, il quale si trova nella sopradetta proposizione; della quale faremo il converso, e diremo: la cosa veduta dall’occhio acquista tanto di grandezza e notizia e colore, quanto ella diminuisce lo spazio interposto infra essa e l’occhio che la vede.
Chi biasima la pittura, biasima la natura, perché le opere del pittore rappresentano le opere di essa natura, e per questo il detto biasimatore ha carestia di sentimento.
Si prova la pittura esser filosofia perché essa tratta del moto de’ corpi nella prontitudine delle loro azioni, e la filosofia ancora lei si estende nel moto. Tutte le scienze che finiscono in parole hanno sí presto morte come vita, eccetto la sua parte manuale, cioè lo scrivere, ch’è parte meccanica
6. Come la pittura abbraccia le superficie, figure e colori de’ corpi naturali, e la filosofia sol s’estende nelle lor virtú naturali
La pittura si estende nelle superficie, colori e figure di qualunque cosa creata dalla natura, e la filosofia penetra dentro ai medesimi corpi, considerando in quelli le lor proprie virtú, ma non rimane satisfatta con quella verità che fa il pittore, che abbraccia in sé la prima verità di tali corpi, perché l’occhio meno s’inganna.
7. Come l’occhio meno s’inganna ne’ suoi esercizi, che nessun altro senso, in luminosi, o trasparenti, ed uniformi, e mezzi
L’occhio nelle debite distanze e debiti mezzi meno s’inganna nel suo ufficio che nessun altro senso, perché vede se non per linee rette, che compongono la piramide che si fa base dell’obietto, e la conduce ad esso occhio, come intendo provare. Ma l’orecchio forte s’inganna ne’ siti e distanze de’ suoi obietti, perché non vengono le specie a lui per rette linee, come quelli dell’occhio, ma per linee tortuose e riflesse, e molte sono le volte che le remote paiano piú vicine che le propinque, mediante i transiti di tali specie; benché la voce di eco sol per linee rette si riferisce ad esso senso; l’odorato meno si certifica del sito donde si causa un odore; ma il gusto ed il tatto, che toccano l’obietto, han soli notizie di esso tatto.
8. Come chi sprezza la pittura non ama la filosofia, né la natura
Se tu sprezzerai la pittura, la quale è sola imitatrice di tutte le opere evidenti di natura, per certo tu sprezzerai una sottile invenzione, la quale con filosofica e sottile speculazione considera tutte le qualità delle forme: mare, siti, piante, animali, erbe, fiori, le quali sono cinte di ombra e lume. E veramente questa è scienza e legittima figlia di natura, perché la pittura è partorita da essa natura; ma per dir piú corretto, diremo nipote di natura, perché tutte le cose evidenti sono state partorite dalla natura, dalle quali cose è nata la pittura. Adunque rettamente la chiameremo nipote di essa natura e parente d’Iddio.